domenica 24 agosto 2008

scuola

BELLUNO (24 agosto) - «La scuola è elemento unificante dello Stato e i programmi devono essere uguali per tutti, ma si deve aprire al contesto territoriale e alzare la propria qualità, abbassata dalle scuole del sud». Queste le dichiarazioni del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini, che ha sottolineato come la qualità dell'insegnamento in alcune zone del sud Italia contribuisca a far abbassare il livello della media nazionale. Motivo per cui, ha detto, «in Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata organizzeremo corsi intensivi per gli insegnanti». Gelmini ha poi affrontato il tema del passaggio degli insegnanti dal sud al nord ha sostenuto che «l'esodo non è mai favorevole alla scuola sia esso dal sud al nord che viceversa. Non mi preoccupo della provenienza dell'insegnante ma della sua capacità». I tagli all'istruzione. A Cortina d'Ampezzo nel corso di un dibattito pubblico Gelmini ha poi affrontato il tama del taglio di 85 mila insegnanti previsto tra il 2009 e il 2011: «E' significativo, siamo tutti preoccupati, ma chi lo critica indichi una strada diversa - ha detto - Il fatto che negli ultimi anni si siano sommati sprechi, inefficienzeche si sia perso di vista una scuola di qualità, costringe il governo in carica a invertire la rotta, di disegnare un progetto educativo e di innalzare i livelli qualitativi della nostra scuola». Per Gelmini «dove il bilancio è ingessato è chiaro che non ci sono margini. Abbiamo la necessità di fare qualche sacrificio oggi per rilanciare la scuola di domani. Ci assumiamo la responsabilità di procedere a una razionalizzazione indispensabile, è l'occasione per rilanciare la qualità della didattica». L'Italia è uno stipendificio. Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini la scuola odierna «è uno stipendificio, un modo per creare occupazione». Il rappresentante di Governo ha affermato che «è necessario premiare il merito, liberare le risorse e introdurre nella scuola una rivoluzione indispensabile». Saranno i passi necessari per eliminare «il livello di insoddisfazione generalizzato che oggi esiste non solo tra gli studenti ma anche tra le famiglie e gli insegnanti. Oggi il 97% del bilancio del ministero viene utilizzato per pagare stipendi troppo bassi - ha aggiunto Gelmini - Un errore che facciamo pagare ai più giovani. Il test elaborato da Ocse-Pisa vede la nostra scuola al 37/mo posto con un trend decrescente di anno in anno. Una realtà a cui porre rimedio». Il ministro ha ricordato che la finanziaria prevede una razionalizzazione delle spese: «da lì passa l'introduzione della meritocrazia - ha sottolineato - Il 30% dei risparmi che andremo a conseguire grazie a una riduzione degli sprechi e del numero degli insegnanti potrà essere reinvestito negli stipendi degli insegnanti premiando chi è disponibile a fare formazione continuativa, chi raggiunge i migliori risultati». Residenze per gli studenti. Gelmini ha annunciato che sta lavorando a un progetto da proporre all'Anci affinché i Comuni interessati pensino alla residenzialità degli studenti. «Vogliamo presentare - ha precisato il ministro - un disegno di legge con la collaborazione degli enti locali che possa ampliare l'offerta per consentire a coloro che sono meritevoli e non hanno i mezzi di conseguire buoni risultati scolastici e frequentare scuole e università importanti. Sull'università in particolare proporremo all'Anci delle convenzioni affinché nelle città sedi di atenei ci possano essere convenzioni e destinazioni previste nei piani regolatori per realizzare residenze universitarie. Anche questo - ha concluso - è un modo per aiutare le famiglie a contenere i costi degli studi dei figli». Contro il bullismo 5 in condotta. Il ministro ha poi affrontato il tema del bullismo: non sarà un sette in condotta a «punire» i bulli a scuola ma un cinque: «Con il sette - precisa il ministro - si viene promossi mentre l'insufficienza fa media e nei casi più gravi viene lasciato al consiglio dei docenti di prevedere la bocciatura, la non ammissione». Secondo Gelmini «la scuola non dovrà più essere un'appendice del Welfare; non è chiamata a svolgere una funzione sociale ma la funzione dell'insegnare e dell'educare, cioè insegnare comportamenti virtuosi e corretti stili di vita. Non a caso abbiamo introdotto anche l'educazione alla cittadinanza per creare le condizioni perché i ragazzi siano consapevoli dei propri diritti e doveri e allo stesso tempo educazione ambientale, alla salute ai corretti stile di vita e educazione stradale. Tutti progetti che vanno a correggere l'attuale progetto che non è educativo né tantomeno esaustivo». allego dei commenti fatti a questa notizia: non rompere a noi del sud che gia stamm nguaiat p c a z z re nuostr Perchè è un'affermazione talmente demenziale e razzista che sfiora il ridicolo,è come dire i negri sono meno intelligenti, gli ebrei sono taccagni, gli italiani mafiosi, etc. etc. etc.Ma insomma Gentile era siciliano come Pirandello premio nobel per la letteratura, Benedetto Croce era abbruzzese come D'anunzio, Moravia di Roma...passando dalla letteratura e filosofia alla scienza chi non ricorda i ragazzi di via panisperna? Enrico Fermi di Roma premio nobel per la fisica, Ettore Majorana siciliano, Bruno Pontecorvo toscano , Oscar D'Agostino di avellinoMa insomma sono solo alcuni nomi buttati lì tanto per dire che bisogna essere davvero analfabeti per fare certe affermazioni...e a questa per quali meriti abbiamo dato proprio la poltrona del ministero dell'istruzione? cmq..... su cosa si basa la ministra per fare certe affermazioni? i controlli vanno fatti, non in questo modo però! e sicuramente non x quelle motivazioni! i professori impreparati si trovano anche al nord, e dei professori eccezionali anche al sud.. come si deve sentire una persona preparata che ha studiato per diventare professore?perche deve dimostrare le sue capacità solo perchè meridionale???

1 commento:

  1. Ormai la superficie, che è la parte più evidente della nostra società, copre con un manto di imbecillità, pregiudizio, corruzione e inettitudine i veri ideali di libertà, lealtà verso il prossimo, giustizia nonché del diritto universale ed inalienabile del sapere (libero, e non influenzato anche quello, vorrei sottolineare) che dovrebbe essere comune a tutti, a loro che stanno in superficie e si dimostrano per quello che sono, e a noi, che dobbiamo dimostrarci capaci ed intelligenti. Chi ha qualcosa contro il mio ragionamento, prego: smork93@yahoo.it

    Smork

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