domenica 20 novembre 2011

vicini sempre

non me l’hai letto il fondo del caffè hai sorriso e te lo sei mangiato poi mi piace farti ridere poi quando ci salutiamo via, sento il tuo corpo e dopo continuiamo a guardarci negli occhi fin che si può poi hai i capelli color di miele è plausibile che le api ti vogliano bene le api sono gente strana sto fatto che pungono e poi muoiono poi te ne vai, torni, te ne vai, torni non voglio sapere dove vai voglio sapere che torni. -guido catalano,api- p.

martedì 4 ottobre 2011

la paura più paurosa del mondo intero.

ho scoperto la mia paura più grande
guardando i fari della tua volkswagen uno spento uno acceso uno acceso uno spento è la tua macchina ipovedente è la tua piccola grande disgrazia che strizzando l'occhio mi strappa un sorriso triste. è quel faro spento che nasconde il posto del passeggero; che nasconde chi c'è o chi non c'è che nasconde chi c'è e chi non c'è. La mia più grande paura è trovarmi faccia a faccia con i tuoi fari,con quell'ambiguità feroce che tortura e devasta. E ora fermati spegni il motore scendi sdraiati sul cofano nel buio accenditi una sigaretta. Ormai la sola luce è la fiamma del mio accendino.
e.

remediòs

"sei una stronza, mamma!"
sarà il sole ispanico e i trenta gradi di ottobre che oltre a sciogliere le mie paure mi ha sciolto la lingua, che batte sui denti per pronunciare in modo corretto parole nuove, dal significato banale ma impreziosite da questa lingua sensuale, ma mi devo ricordare che ora siamo in una fase, quella della censura, e dell'autocensura, un'era meticolosa e silenziosa, invisibile ma ricca di ombre.
qui le giornate passano lente, assolate, interrotte di giorno solo dalla voce acuta dei sudamericani, per poi trasformarsi di notte, dove Madrid cambia volto per mostrare il lato più grottesco.
e come faccio a rendermi conto dei cambiamenti in mezzo a capelli multicolor e calze a rete indossate dai più svariati personaggi? certo, per chi vive questa città per pochi giorni può sembrare di essere piombati nel pieno di una guerra di fuochi d'artificio, dove tutto è lecito e nulla normale. Invece il problema di questo posto è proprio la normalità, generalizzata e portata all'estremo, niente più scandalizza, affascina o turba, nulla è normale e invece tutto lo è.
e il limite invisibile della censura lo cerco, e lo trovo in chi fa di tutto per non distrarre questa popolazione ipnotizzata da tanto caos, lasciamogli credere che tutto è lecito, che è normale e quindi giusto perchè non si fa nulla per aprire loro gli occhi.
nascere e vivere qui vuol dire andare in cerca di una indentità, di un qualcosa che possa distinguerti, ma è impossibile se immersi in un vortice di colori, musiche, vestiti di ogni taglio, quindi ci si mette d'accordo almeno su qualcosa, il modo di pensare, spesso univoco, in modo da avere una certezza, qualcosa a cui appigliarsi.
e in questo siamo forse tutti un pò simili, ma talmente concentrati a farlo che non ci rendiamo conto di quello che lentamente ci viene tolto e imposto.
si sta ricadendo in un percorso pericoloso, a causa di qualcuno che qui è motivo di litigate, scontri di idee, dicono che essendo italiana sono anche io una schiava di chi governa il mio Paese.
allontanandomi di 1500 km ho visto per intero la situazione che mi circondava, qualcosa di sottile che qui si percepisce ancora di più, qui la censura su certi argomenti politici non c'è, qui è facile sparare a zero sull'italia, spremere ogni parola, e sbatterti in faccia la verità.
e quindi io che sono lontana, mi devo censurare per solidarietà? va bene..
"sei una stronza, mammina".

giovedì 17 marzo 2011

io non cresco,nonnònnò!!

"l'anatra ci mise un pò prima di decidersi a svegliare il lupo,le piaceva guardarlo svenuto:era ocme guardare la propria vita di soppiatto,senza che lei,la vita,se ne accorgesse. Alla fine lo svegliò con un bacino sul muso,e furono grandi feste.Il lupo non le disse quanto si era preoccupato per lei,e non le chiese cosa le fosse capitato.In fondo,aveva solo un giorno di ritardo. cosa saranno mai ventiquattr'ore davanti al futuro che ci attende? La prese per mano e la portò davanti alla Vetrata. Lì si appiccicarono insieme,e rimasero per molte ore con il naso schiacciato ai vetri,felici,a guardare le loro uova.Finalmente aspettavano!Riuscivano a compiere entrambi quella incredibile cosa,tanto difficile da realizzare,che si chiama attesa." P.M. e se i lupi covano. e.

venerdì 4 marzo 2011

quattromilaottocentocinquanta

Mi piace il mio corpo quand'è col tuo corpo. E' una cosa tanto nuova. Muscoli meglio e nervi di più. mi piace il tuo corpo. Mi piace quel che fa, e il come. Mi piace sentir la sua spina dorsale, le sue ossa e il tremolante -liscio-sodo che bacerò ancora ancora e ancora di te mi piace baciare questo e quello. Mi piace, lentamente accarezzare, il folto elettrico pelo, e quel che viene a carne che si separa... E occhi grandi briciole d'amore, e forse mi piace il brivido di sotto me te cosi' nuova
Agnese

domenica 27 febbraio 2011

effetto notte

tanto il mondo si è spento quando hai spento il motore
Spank

martedì 22 febbraio 2011

dondolando

"ma cosa ti piace???????"
"dipende sai... in macchina mi piace stare sotto, nell'androne delle scale di fianco, sul tendone del circo in verticale, quando faccio l'hula hop mi piace coi piedi, quando cucino la polenta solo se sbucci cipolle, se ascolto musica vacci di preliminari, se sono al telefono solo davanti a un branco di zebre se no non mi accendo..."
Spank to Pippo :)

giovedì 17 febbraio 2011

la scadenza non mi piace

Non voglio più essere felice come lo jogurt,non voglio più essere felice come un uovo,non voglio più essere felice come la Fontina,non voglio un sorriso che gocciola già a metà concerto. Voglio essere felice come il latte conservato,come la cioccolata e il tonno.Che se li metti insieme non fanno poi così schifo. Voglio scodinzolare per tutta la casa,con una coda lunga e spazzina. Voglio scodinzolare velocissimamente e per tanto tampo. e.

giovedì 10 febbraio 2011

collage di smalti e lip gloss.

“Un’occasione per ribadire che non ci stiamo a farci strumentalizzare, che non ci interessa affatto una contrapposizione tra donne cosiddette perbene e donne permale ma che le contrapposizioni e i conflitti che sempre ci vedono lottare sono quelli tra chi ha il potere e chi,invece, no. Conflitti generazionali, voglia di soddisfare i propri bisogni e di prendersi i propri diritti…Questo vogliamo portare in piazza il 13 febbraio!”

-C.U.a.-

"..La mia amica gli aveva detto che ero una giovane in difficoltà, e lui era interessato ad ascoltarmi. Questo mi ha colpito perchè non era obbligato a differenza di tanti psicologi incontrati in comunità. Berlusconi era simpatico, cordiale. Tutta la cena era a base di tricolore. Apicella cantava. C'erano altre ragazze ed Emilio Fede, ma io me ne sono andata non appena finita la cena". Ho detto che ero stanca e poi in quel periodo facevo la cameriera a 'Lo Schienale'. Allora lui mi ha chiamato nel suo studio e mi ha dato una busta dicendomi che era stato contento di conoscere una persona come me. Dentro c'era 7.000 euro. Io all'epoca guadagnavo 700 euro al mese, per me quella era una cifra enorme". Anche per questo "gli sarò riconoscente a vita perchè mai nessuno mi ha dato qualcosa senza un tornaconto e lui non ha mi mai toccato con un dito".

-intervista Ruby-

"Desiderate una bella ragazza senior?"

"Grazie amico" lui rispose "ma sono uno scrittore.

M'interessa più l'umanità in generale che una fica specifica".

-da "Musica per organi caldi"-

La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c'è bisogno di sprecare il tempo andando a votare. (La politica è come cercare di inculare un gatto)

-C.BUKOWSKI-

Pippo.

martedì 1 febbraio 2011

DUE

"Quando saremo due saremo veglia e sonno affonderemo nella stessa polpa come il dente di latte e il suo secondo, saremo due come sono le acque, le dolci e le salate, come i cieli, del giorno e della notte, due come sono i piedi, gli occhi, i reni, come i tempi del battito i colpi del respiro. Quando saremo due non avremo metà saremo un due che non si può dividere con niente. Quando saremo due, nessuno sarà uno, uno sarà l'uguale di nessuno e l'unità consisterà nel due. Quando saremo due cambierà nome pure l'universo diventerà diverso." ERRI DE LUCA,DUE.

sabato 22 gennaio 2011

hello,i love you.

"Le cose migliori arrivano senza preavviso. Tra le gambe."
Destroy. I.Santacroce. e.

domenica 9 gennaio 2011

volavola!

L'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla, sotto l'angolo retto di una stella. Niente a che vedere col circo, nè acrobati nè mangiatori di fuoco, piuttosto un santo a piedi nudi, quando vedi che non si taglia, già lo sai. Ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui, cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano, una linea che gira e lui risponde serio "è mia"; sottindente la vita. E la fine del discorso la conosci già, era acqua corrente un pò di tempo fà che ora si è fermata qua. Non conosce paura l'uomo che salta e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride, perchè ferirsi non è impossibile, morire meno che mai e poi mai. Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime e un letto e un tetto di capanna utile e dolce come ombrello teso tra la terra e il cielo. Lui ti offre la sua ultima carta, il suo ultimo prezioso tentativo di stupire, quando dice "È quattro giorni che ti amo, ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito". E non hai capito ancora come mai, mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai. Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.
Spank

lunedì 3 gennaio 2011

riflessioni intestinali alll'alba del nuovo anno.

..e questo 2010 se n'è andato senza lasciare l'amaro in bocca,niente labbra secche e rigurgiti acidi. Ci siamo salvati in calcio d'angolo,ed è stato un crescendo,sottofondo di ritmo incalzante e luci pazzesche. Si stappa la bottiglia e iniziano i ricordi,in sequenze scombinate,senza un'ordine e con colori opachi. ed eccole scorrere: esami non passati,fiato corto mentre si mente,voglia di scappare ,pianti e risate nervose ,gesti frenetici,serate passate su qualche panchina a parlare di te di me di lui della madre dei suoi problemi col mondo di quanto lo ami lo stesso,citazioni sbagliate e libri persi. Alla fine quel muro sui cui ho sbattuto e risbattuto il naso fino a farlo sanguinare e gonfiare e non mi bastava ancora.
Sono loro i personaggi del mio 2010,l'anno alcolico,l'anno delle conquiste,l'anno dell'amicizia,l'anno del fallimento,l'anno del risveglio,l'anno più stronzo di tutti gli anni stronzi che abbiamo passato insieme.io e spank sopravvissute.
Sì,un cazzo di anno lunatico,permaloso e viziato,che si è impegnato tantissimo per sbatterci a terra,ma non ci è riuscito.Insomma,è uno di quelli che fanno di tutto per non farsi dimenticare.
Questo 2010 è come quando si gioca in campagna da piccoli,mi stringo alle ginocchia e dopo lo slancio iniziale è tutto così semplice.
Rotolo rotolo rotolo fino ad aprile,maggio,giugno .
Sbam!
Arrivata a destinazione non scanso nemmeno la pietra enorme che si trova al fondo della collina e me la conficco dritta dritta nello stomaco.
Luglio,agosto,settembre e poi le foglie gialle,Palazzo Nuovo,la coperta rossa che hai sul letto.
Il 2010 finisce così,si salva e mi lascia una sensazione morbida,sottile.Mi lascia in un sonno leggero uno di quei sonni in cui riconosco i tuoi passi in corridoio.
Un vodka-lemon e un Martini, abbiamo brindato,abbiamo detto che questa volta non ci faremo fregare,che il 2011 sarà diverso.
L'importante è che sia con te.
love spank.
P.

shiny