venerdì 15 maggio 2009

la maturità

prefazione...................
"Senti, merdina: non glie ne fotte un cazzo a nessuno della tua tesina, e nemmeno del culo che ti sei fatto per scriverla. Lo sai che ti posso rovinare la vita in un petosecondo vero? Quindi cerca di non farmi incazzare: esponi le tue idee idiote in dieci minuti e passiamo all'interrogazione. "
l'esameeeee
PER ESAME DI STATO, O PIU COMUNEMENTE MATURITA' si intende quel particolare periodo della carriera scolastica di ogni alunno di quinta superiore che precede la consueta sbronza da post-diploma. A causa della falsa ma diffusissima convinzione che l'esito della maturità abbia una sua precisa utilità, non sono infrequenti casi di stress da parte degli sciagurati che prendono parte a tale prova. Essi, soprattutto in prossimità degli esami, sono vittime di:
meteorismo sindrome premestruale rachitismo scenate isteriche consumazione delle unghie (proprie e altrui) scoppi di risate alternate a pianto allucinazioni visive e uditive crampi spastici alla mano con cui si scrive necrosi dei testicoli deliri di onnipotenza lingua impastata insonnia polmonite atipica tentativo di suicidio diarrea fulminante
Il classico studente di quinta superiore passa la maggior parte del suo tempo a rimandare l'elaborazione della tesina, forse nella patetica illusione che il tanto vituperato esame sia solo uno scherzo tramandato di generazione in generazione dai professori che si vogliono vendicare dopo cinque anni di convivenza forzata.Tuttavia, prima o dopo chiunque, a prescindere dal suo livello intellettivo, si accorge che la Maturità esiste davvero, ed è anche fottutamente vicina! [1]In questi casi lo studente viene preso dal panico, e compie una serie di azioni folli e irrazionali come: Assillare i propri compagni di classe chiedendo loro quali argomenti hanno scelto per la tesina. Convincersi follemente di non sapere nulla, e non mancare di farlo notare ai propri esasperati compagni di classe ogni cinque minuti. Consultare tutti i siti web che contengono le parole "Tesine gratis", "Soluzioni Maturità", "Trucchi esame". Cominciare a ripassare tutto il programma di una materia dal primo al quinto anno (per riuscire in un'impresa del genere bisognerebbe aver cominciato nel 1979). Sottoporre a terzo grado tutti i propri conoscenti che hanno già superato la Maturità, facendosi spiegare nel più piccolo dettaglio tutti gli eventi che hanno portato alla promozione. Abboccare in pieno a tutte le leggende metropolitane che fioriscono nelle settimane precedenti all'esame: per tal motivo non è raro vedere qualche pollo studente ingenuo entrare in classe urlando: "Ragazzi, notizia bomba! La prova scritta sarà un riassunto di un libro di Dan Brown!"
AMMISSIONE
All'esame di maturità sono ammessi davvero cani e porci, i quali tuttavia devono avere una media soddisfacente e, perché no, anche sganciare una bella mazzetta.Il lasso di tempo che precede l'ammissione all'esame è quello preferito dai professori carogna, che decidono di sfogare tutta la loro bile repressa con ipotetiche minacce agli studenti tipo "Attenti che se continuate così non vi ammettiamo alla maturità!" e "Conta anche la condotta, cari miei!".Ovviamente a questi miseri trucchetti abboccano solo i già citati alunni logorroici, che del resto nelle loro fragili condizioni psichiche crederebbero pure che per venir promossi bisogna sgozzare un agnello su un altare votivo durante un plenilunio [2].Dopo la certificata (e scontata) ammissione e l'assegnazione di una manciata di crediti come atto di misericordia, il gioco si fa più duro per gli studenti: essi infatti hanno a che fare con il "vero" nemico, ossia la Commissione d'esame, una mitologica loggia massonica capeggiata da un Gran Cerimoniere e costituita da professori esterni alla scuola capitati lì per caso (e anche piuttosto smaronati dato che la retribuzione sarebbe maggiore se in quei giorni andassero a chiedere l' elemosina) e da docenti interni, scelti in base alla loro bastardaggine e al loro astio verso gli esaminandi.Tra la fine della scuola e l'inizio delle prove d'esame, vengono concessi agli alunni un po' di giorni di riposo, durante i quali è possibile ripassare il programma, pregare, piangere, comprare biglietti aerei per la Nuova Guinea o, nella maggioranza dei casi, iniziare a scrivere la tesina.
PRIMA PROVA
Dato che la prima prova è sempre un tema, risulta evidente anche al più becero degli studenti che copiare o prepararsi dei bigliettini è completamente inutile.Tuttavia la quasi maggioranza dei maturandi lo fa lo stesso, confidando forse nella funzione di placebo dei suddetti suggerimenti cartacei.Quando vengono consegnate le tracce grazie alle quali è possibile orientarsi nello svolgimento della prova scritta, nella classe si scatena il panico: in special modo in quegli studenti che capiscono solo in quel momento di non essere in grado, nonostante cinque anni di superiori [3], di scrivere frasi e periodi di senso compiuto. La prova consiste in una delle seguenti tipologie: L'analisi di un testo di un letterato italiano, scelto ovviamente fra i più depressi e monotoni, in modo da cancellare ogni brandello residuo di speranza di promozione anche negli studenti più fiduciosi. Un saggio breve o un articolo di giornale da svolgere su una notizia di forte impatto economico e sociale. Non importa che si frequenti una scuola alberghiera. Una traccia di tipo storico, che verterà con ottime probabilità su un oscuro episodio mai studiato e di cui non si sa assolutamente nulla. Un tema di attualità dal titolo orecchiabile e coinvolgente come "La condizione dello spazzacamino oggi" o "Cosa ne pensi della caccia al gurzo?". Per facilitare il compito degli studenti, tuttavia, la magnanima commissione offre un tempo di sei ore, durante le quali non si può andare in bagno e si deve rimanere seduti nell'aula (ovviamente) più calda della scuola.
PROVA ORALE
Dato che ciascuna delle prove precedenti offre un massimo di 15 punti, uno studente medio va ad affrontare la prova finale con le mutande piene e un bagaglio di punti che va dai 45 ai 65[4].Il modo in cui viene affrontata la prova orale è diversa a seconda dello studente: c'é chi preferisce presentarsi da solo in aula, c'è chi invece entra con una schiera di amici, parenti, cortigiani e passanti raccattati in strada (forse pensando di poter usufruire dell'aiuto del pubblico come in "Chi vuol essere milionario?").Quello che invece accomuna tutti è il Terrore: non importa che tu sia uno studente scrupoloso che ha scritto la tesina addirittura l'anno prima o un povero disperato che si è limitato a copia-incollare un articolo di Wikipedia [5], puoi star certo che il panico ti attanaglierà la testa proprio mentre varcherai la porta dell'aula, e mentre cerchi di proferire qualche mugolio comprensibile ti accorgerai di essere in un bagno di sudore e di non sapere niente dell'argomento che hai scelto.A parte questo, va detto che la prova orale non è poi così complicata. Basta soltanto ricordarsi di: Durante i dieci minuti iniziali in cui si può esporre la tesina senza interruzioni, guardare tutti i professori presenti in aula (non contemporaneamente, a meno che non si sia strabici): altrimenti uno dei professori potrebbe sentirsi snobbato e fare il bastardo. Non parlare a lungo della tesina se essa è intitolata L'escremento nell'arte o La rivalutazione moderna del Porno. Se nella commissione c'è un prof che vi odia e vi tartassa di domande, non rendere pubblico questo sentimento affermando a voce alta: "Lei lo fa apposta perché mi vuole bocciare". Un'azione del genere produrrebbe il risultato di velocizzare tale bocciatura. Durante la prova, non sorridere ai professori: potrebbero interpretarla come tentata corruzione e farvela pagare con domande stronze. Durante la prova, non restare seri davanti ai professori: potrebbero interpretarla come maleducazione o indifferenza e farvela pagare con domande stronze. Mai affidarsi alla teoria (ormai ampiamente smentita) "prof giovane = prof misericordioso": spesso gli insegnanti giovani, dovendo ancora smaltire i postumi degli attacchi di panico subiti al loro esame di maturità (sembra incredibile, ma anche gli insegnanti furono dei liceali), sono ancora più stronzi dei simpatici vegliardi che tengono la dentiera immersa in un bicchiere di vodka. Dopo quel che pare un'eternità, e che nella vita reale corrisponde invece a mezzora, la prova finisce e tra i boia e il condannato i prof e l'interrogato avviene la tradizionale stretta di mano (con annessi insulti sussurrati). Dato che ogni studente è convinto che la prova sia andata "sicuramente di merda" e che essa vale 35 punti, il tempo successivo alla fine degli esami viene sprecato a fare calcoli su calcoli nella speranza di ottenere l'agognato 60, invece di festeggiare come converrebbe la fine della scuola.

SPANK speranzosa

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