lunedì 18 maggio 2009

colpo di scena

Pagherei per questa vibra buona, per averla sempre quando uno suona, porto dentro quei sorrisi, le parole, gli sguardi, i visi. E qualcuno ancora si stupisce del fuoco sacro che ci unisce, scosse forti dell’anima che nessuno scorderò più! E questo il Bardo lo sa, lui illumina le città, cantando si dimena, un W alla strada e un W all’amicizia vera, che è una cosa rara, che un oceano ci separa, brindo a voi e a questa vita, pace amore e GIOIA INFINITA…
Agnese

1 commento:

  1. Ad uno ad uno si sollevano i veli di leggera bruma, tornano a poco a poco nelle cose le forme e i colori, ed ecco rivediamo l'aurora ricomporre il mondo nell'antica apparenza.
    Fuori dalle ombre irreali della notte torna la vita reale che conosciamo. Dobbiamo riprendela dal punto in cui l'abbiamo lasciata e allora si insinua in noi il senso terribile di dover continuare un'energia nel monotono giro di abitudini sempre uguali, o, a volte il selvaggio desiderio che un mattino i nostri occhi possano aprirsi su di un mondo tutto rinnovato nell'ora notturna per il nosto piacere, un mondo dove le cose abbiano nuove forme e colori, e siano mutate o abbiano altri segreti, un mondo in cui il passato poco o nulla si palesi, o sopravviva, comunque in forme ignare del rimorso o del rimpianto, poichè anche il ricordo della gioia ha la sua amarezza, e quello del piacere la sua pena.

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