giovedì 29 maggio 2008

aspettando l'arcobaleno

rendersi conto di quanto sta accadendo pensavo che non fosse difficile.. pensavo che il ritrovarsi in una situazione del genere in prima persona facesse aprire gli occhi! e invece no.. ! sono costretta a leggere frasi del tipo "ke figo domani niente scuola!adoro le inondazioni!".. peccato che sono cadute case, che sono morte persone, che sono straripati fiumi, che la gente si è smarrita, gli ospedali stanno per essere evacuati.. l'intero territorio in cui viviamo si sta ribellando, il luogo che ci ospita e che ci nutre..non è per creare allarmismo, credo che non ce ne sia bisogno.. questi sono solo i primi segnali di qualcosa da tempo annunciato e troppo spesso ignorato..quand'è che ripotrò guardare il cielo e sorridere?quando arriverà l'arcobaleno? perchè queste cose non si capiscono? perchè ci sono ragazzi come me che non sentono l'esigenza di fare qualcosa?

1 commento:

  1. logicamente è meglio sdrammatizzare cn una frase del genere,ma tutti sappiamo cosa sta succedendo al clima,al pianeta....trovarcisi in prima persona è tragico,ma ci apre gli occhi su un futuro non tanto prossimo..
    con la speranza sulla punta delle dita,pronta a scappare..
    un saluto pata..
    ele

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