
Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
tecniche principali:
tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni mediante inserimento in un vettore di molecole di DNA, RNA o loro derivati, nonché il loro inserimento in un organismo ospite nel quale non compaiono per natura, ma nel quale possono replicarsi in maniera continua;
tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno, tra cui la microiniezione, la macroiniezione e il microincapsulamento;
fusione cellulare (inclusa la fusione di protoplasti) o tecniche di ibridazione per la costruzione di cellule vive, che presentano nuove combinazioni di materiale genetico ereditabile, mediante la fusione di due o più cellule, utilizzando metodi non naturali.
I punti maggiormente controversi in relazione all'uso degli OGM in ambito agroalimentare riguardano i potenziali rischi per l'ambiente o per la salute umana e animale, la possibilità di coesistenza tra colture OGM e non-OGM e l'impatto economico-sociale della loro introduzione in aree rurali, soprattutto in Paesi in via di sviluppo.
perchè incrementare colture ogm e non colture sostenibili??
Le colture GM non hanno portato i benefici promessi
- Nessun aumento della produttività, né significativa riduzione dell’uso di antiparassitari ed
erbicidi;
- L’ammontare delle vendite perdute dagli Stati Uniti, in seguito al rifiuto delle colture GM
in tutto il mondo, è stimato in 12 miliardi di dollari;
- In India la percentuale dei raccolti GM falliti arriva fino al 100%;
- Futuro ad alto rischio per l’agrobiotech: “Monsanto potrebbe essere un altro disastro incombente
sugli investitori”.
2. Le colture GM pongono problemi crescenti all’agricoltura
- Le linee transgeniche sono instabili: “la maggior parte dei casi di inattivazione di transgeni
non arriva mai ad apparire nella letteratura scientifica”;
- Erbacce e piante dotate di resistenza simultanea a tre diversi diserbanti sono emerse in
America del Nord;
- Piante resistenti al glifosato infestano ormai i campi di cotone e soia GM; per controllarle,
si ricomincia a usare l’atrazina;
- Le piante che producono tossine Bt minacciano di causare l’emergenza di piante
superinfestanti e di parassiti Bt-resistenti.
3. Un’estesa contaminazione da transgeni è INEVITABILE
- Estesa contaminazione da transgeni riscontrata nelle varietà locali di mais, in remote
regioni del Messico;
- in Canada si sono rivelati contaminati da OGM 32 su 33 stock commerciali di semi;
- il polline viene disperso e trasportato dal vento per ore e una velocità del vento di 35
miglia all’ora non è affatto eccezionale;
- non ci può essere coesistenza tra raccolti GM e non-GM.
4. Le colture GM non sono sicure
- La sicurezza delle colture GM non è stata provata: la regolamentazione è stata sin dall’inizio
inficiata da errori fatali;
- il principio della ‘sostanziale equivalenza’, vago e mal definito, non ha fatto altro che dare
alle industrie la totale possibilità di dichiarare che i prodotti GM sono ‘sostanzialmente
equivalenti’ ai prodotti non-GM e perciò ‘sicuri’.
5. I cibi GM sollevano gravi preoccupazioni circa la loro sicurezza
- Malgrado la scarsità di studi credibili, i risultati di cui già oggi possiamo disporre sollevano
serie preoccupazioni circa la sicurezza dei cibi da OGM;
- effetti simili a quelli prodotti da un “fattore della crescita” [proliferazione e crescita cellulare],
osservati nello stomaco e nell’intestino tenue di giovani ratti, sono stati attribuiti al processo
stesso della transgenesi o al costrutto transgenico [vettore + gene estraneo]; è
quindi possibile che si tratti di effetti generali che qualsiasi cibo ottenuto con l’ingegneria
genetica può provocare.
6. Geni per prodotti pericolosi sono incorporati in piante transgeniche alimentari
- Le proteine Bt [del Bacillus thuringiensis], incorporate nel 25% del totale delle piante GM
coltivate in tutto il mondo, sono nocive per molti insetti non-target; alcune sono potenti
immunogeni [= sostanze che scatenano risposte immunitarie] e allergeni [= sostanze
che scatenano risposte allergiche] per gli esseri umani e gli altri mammiferi;
- colture alimentari [soprattutto mais] vengono sempre più spesso ingegnerizzate per produrre
sostanze farmaceutiche e medicinali, tra cui: a) le citochine, note per agire da
soppressori del sistema immunitario e associate a demenza, neurotossicità e ad effetti
secondari sia sull’umore che sui processi cognitivi; b) vaccini e sequenze virali, ad esempio
il gene di un coronavirus del maiale, appartenente alla stessa famiglia del virus della
SARS che è all’origine dell’attuale epidemia; c) il gene gp120 per una glicoproteina del
virus dell’AIDS, che potrebbe interferire con il sistema immunitario e ricombinare con
virus e batteri già presenti nell’ospite, in modo da generare nuovi e imprevedibili agenti
patogeni.
7. Le colture Terminator diffondono tra le piante la sterilità maschile
- Le colture transgeniche in cui sono stati inseriti geni ‘suicidi’ per la sterilità maschile,
reclamizzate come un mezzo per prevenire la diffusione dei transgeni, in realtà diffondono
nell’ambiente, attraverso il polline, sia la sterilità maschile sia la tolleranza al diserbante.
8. I diserbanti ad ampio spettro sono altamente tossici per gli esseri umani e per
le altre specie animali
- L’ammonio glifosinato e il glifosato, i diserbanti usati con le piante GM resistenti a questi
stessi erbicidi (e che attualmente rappresentano il 75% di tutte le piante GM coltivate al
mondo), sono veleni metabolici sistemici;
- L’ammonio glifosinato viene associato a varie forme di tossicità - neurologiche, respiratorie,
gastrointestinali ed ematologiche - e a difetti congeniti nelle varie specie di mammiferi,
compresa quella umana; questo composto è tossico anche per le farfalle e per molti
insetti utili, per le larve dei molluschi e delle ostriche, per la dafnia e per alcuni pesci
d’acqua dolce, in particolare per la trota iridea; esso inibisce i batteri e i funghi che
svolgono nel terreno azioni vantaggiose, e in particolare i batteri fissatori dell’azoto;
- nel Regno Unito il glifosato è la causa più frequente di avvelenamento e vi sono stati casi
di disturbi a molte funzioni organiche anche in seguito all’esposizione ai normali livelli
d’uso del composto; l’esposizione al glifosato ha quasi raddoppiato, tra gli utilizzatori del
glifosato, il rischio di aborti spontanei e di procreare bambini con difetti
neurocomportamentali; il glifosato ritarda lo sviluppo dello scheletro fetale nei ratti di
laboratorio, inibisce la sintesi degli steroidi ed è genotossico nei mammiferi, nei pesci e
negli anfibi; l’esposizione alle dosi di irrorazione in campo ha causato nei lombrichi una
mortalità di almeno il 50% e significativi danni intestinali nei lombrichi sopravvissuti; il
Round Up (ovvero il glifosato nella formulazione prodotta da Monsanto) ha causato disfunzioni
della divisione cellulare, un fenomeno che potrebbe essere collegato al cancro
nell’uomo.
9. L’ingegneria genetica genera supervirus
- I pericoli più insidiosi dell’ingegneria genetica sono inerenti al suo stesso processo, il
quale fa aumentare notevolmente l’estensione e la probabilità del trasferimento genico
orizzontale e della ricombinazione, la via principale con cui si generano virus e batteri
patogeni;
- tecniche recenti, come il DNA shuffling [rimescolamento], consentono ai genetisti di generare
in pochi minuti in laboratorio milioni di virus ricombinanti, mai esistiti in miliardi di
anni di evoluzione;
- i virus, i batteri patogeni e il loro materiale genetico costituiscono le materie prime e gli
strumenti di elezione sia per l’ingegneria genetica, sia per la produzione intenzionale di
armi batteriologiche.
10. Il DNA transgenico presente nei cibi viene assorbito dai batteri a livello dell’intestino
umano
- E’ stato osservato che il DNA transgenico delle piante alimentari viene assorbito dai batteri,
sia nel terreno che nell’intestino di volontari umani; i geni marcatori per la resistenza
ad antibiotici, presenti nei cibi transgenici, possono trasmettersi a batteri patogeni, fatto
che rende poi molto difficile il trattamento delle infezioni.
11. DNA transgenico e cancro
- E’ provato che il DNA transgenico sopravvive alla digestione nell’intestino e che ‘salta’ nel
genoma delle cellule di mammifero, dando luogo alla possibilità che si comporti da elemento
cancerogeno;
- l’uso di prodotti GM, ad esempio mais, per l’alimentazione animale può comportare rischi
non solo per gli animali, ma anche per gli esseri umani che consumano i prodotti di quegli
animali.
12. Il promotore 35S del CaMV [virus del mosaico del cavolfiore] rende più probabile
e frequente il trasferimento orizzontale dei geni
- Le prove sperimentali suggeriscono che i costrutti transgenici contenenti il promotore
35S del CaMV possono essere particolarmente instabili e inclini al trasferimento orizzontale
e alla ricombinazione dei geni, con tutti i rischi che ne derivano: mutazioni geniche
dovute a inserzione casuale, cancro, riattivazione di virus latenti e generazione di nuovi
virus.
13. Una storia fatta di falsità e occultamenti di prove scientifiche
- La storia degli OGM è fatta di falsità e occultamenti di prove scientifiche, in particolare per
ciò che riguarda il trasferimento orizzontale dei geni. Gli esperimenti-chiave non sono
stati effettuati, o sono stati effettuati male e poi presentati in modo distorto. Molti esperimenti
non sono stati ripetuti nel tempo, comprese le ricerche sulla possibilità che il
promotore 35S del CaMV sia responsabile degli effetti da fattore di crescita, osservati in
giovani ratti alimentati con patate GM.
In conclusione, le colture GM non hanno portato i benefici promessi e stanno ponendo
all’agricoltura problemi sempre più gravi. LA CONTAMINAZIONE DA TRANSGENI È OGGI UN
DATO DI FATTO AMPIAMENTE RICONOSCIUTO COME INEVITABILE, quindi NON PUÒ ESSERVI COESISTENZA tra
agricoltura GM e non-GM. Cosa più importante di tutte, la sicurezza delle colture GM
non è mai stata provata. Al contrario, le prove già emerse sono sufficienti a suscitare
serie preoccupazioni circa i rischi posti dagli OGM, rischi che se ignorati potrebbero
provocare danni irreversibili alla salute e all’ambiente. LA COSA PIÙ OPPORTUNA SAREBBE
QUINDI RESPINGERE E METTERE IMMEDIATAMENTE AL BANDO LE COLTURE GM.
Perché Sì all’agricoltura sostenibile?
1. Produttività e rese maggiori, soprattutto nel terzo mondo
- 8,98 milioni di agricoltori hanno adottato pratiche agricole sostenibili, per un totale di
28,92 milioni di ettari così coltivati in Asia, America latina e Africa; i dati, scientificamente
affidabili, raccolti da 89 progetti dimostrano che queste pratiche portano a un aumento
della produttività e delle rese del 50-100% per le colture non irrigate e del 5-10% per le
irrigue. I maggiori successi si sono avuti in Burkina Faso, dove si è passati da un deficit di
cereali di 644 chili all’anno a un’eccedenza annuale di 153 chili, in Etiopia, dove 12 500
famiglie di agricoltori hanno goduto di un aumento del 60% nelle rese dei raccolti e in
Honduras e Guatemala, dove 45 000 famiglie hanno visto aumentare le rese da 400-600
kg/ha a 2.000-2.500 kg/ha;
- studi a lungo termine condotti in paesi industrializzati dimostrano che le rese dell’agricoltura
biologica sono equiparabili a quelle dell’agricoltura convenzionale e spesso sono superiori.
2. Miglioramento dei terreni
- Le pratiche agricole sostenibili riducono l’erosione del suolo, migliorano la struttura fisica
del terreno e la sua capacità di ritenzione dell’acqua, tutti fattori di cruciale importanza
per evitare la perdita dei raccolti durante i periodi di siccità;
- La fertilità del suolo è mantenuta e aumentata dalle pratiche agricole sostenibili;
- I suoli coltivati con le pratiche sostenibili mostrano una maggiore attività biologica: un
più alto numero di lombrichi, artropodi, micorrize ed altri funghi, e di microorganismi,
tutti organismi utili per il riciclo dei nutrienti e per l’eliminazione naturale delle malattie.
3. Ambiente più pulito
- Nell’agricoltura sostenibile è scarso o del tutto assente l’uso di prodotti chimici inquinanti;
- Minori quantità di nitrati e fosforo raggiungono la falda freatica;
- La filtrazione dell’acqua è migliore nei sistemi ad agricoltura biologica, che quindi sono
meno esposti all’erosione e contribuiscono meno all’inquinamento delle acque per
dilavazione delle superfici;
4. Riduzione degli antiparassitari, senza aumento dei parassiti
- La lotta integrata ai parassiti ha ridotto il numero delle irrorazioni con antiparassitari da
3,4 a una per stagione in Vietnam, da 2,9 a 0,5 in Sri Lanka e da 2,9 a 1,1 in Indonesia;
- nella produzione californiana di pomodori, la scelta di non usare insetticidi di sintesi non
ha comportato alcun incremento delle perdite di raccolto per danni da parassiti;
- Il controllo dei parassiti si può realizzare senza ricorrere a antiparassitari e senza che ciò
comporti perdite del raccolto, usando ad esempio colture ‘trappola’ per attirare la piralide,
come si è visto nell’Africa orientale dove la piralide è un parassita importante;
5. Mantenimento e utilizzo della biodiversità
- L’agricoltura sostenibile promuove la biodiversità in agricoltura, cruciale per la sicurezza
alimentare; l’agricoltura biologica può sostenere un livello molto maggiore di biodiversità,
con grande vantaggio per le specie che hanno subito significative riduzioni;
- a Cuba i sistemi agricoli integrati sono da 1,45 a 2,82 volte più produttivi delle monocolture;
- in Cina migliaia di coltivatori di riso hanno raddoppiato i raccolti e quasi eliminato una
delle malattie del riso più devastanti, semplicemente piantando una mescolanza di due
diverse varietà;
- l’agricoltura biologica fa crescere la biodiversità, portando effetti benefici quali il recupero
di terreni degradati, il miglioramento della struttura del suolo e della sua capacità di
filtrazione dell’acqua.
6. L’agricoltura biologica è sostenibile sia dal punto di vista dell’ambiente che dell’economia
- Una ricerca sulla produzione delle mele con sistemi agricoli diversi ha rivelato che l’agricoltura
biologica si colloca al primo posto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale
ed economica; al secondo posto si piazza il sistema della lotta integrata e all’ultimo quello
dell’agricoltura convenzionale; le mele biologiche si sono rivelate le più redditizie per il
loro più alto prezzo di mercato, per il più rapido ritorno degli investimenti e un più veloce
recupero dei costi;
- uno studio condotto su tutta l’Europa ha indicato che l’agricoltura biologica dà risultati
migliori di quella convenzionale, rispetto alla grande maggioranza degli indicatori ambientali;
- un’indagine condotta dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni
Unite (la FAO) ha concluso che le pratiche di agricoltura biologica opportunamente applicate
portano a un miglioramento delle condizioni ambientali, a tutti i livelli.
7. Effetti positivi sui cambiamenti climatici, tramite la riduzione del consumo diretto
e indiretto di energia
- L’agricoltura biologica usa l’energia in modo molto più efficiente, e riduce notevolmente le
emissioni di CO2, rispetto all’agricoltura convenzionale sia per quanto riguarda il consumo
diretto di energia sotto forma di combustibili fossili, sia riguardo al consumo indiretto
connesso con l’uso di fertilizzanti e antiparassitari chimici di sintesi;
- L’agricoltura sostenibile ristabilisce la materia organica del suolo, aumentando la quantità
di carbonio sequestrato nel terreno, quindi sottraendo significative quantità di carbonio
dall’atmosfera;
- l’agricoltura biologica probabilmente emette meno biossido di azoto (N2O), un altro importante
gas serra e una delle cause della distruzione dello strato di ozono.
7 Produzione efficiente, ad alto profitto
- nell’agricoltura biologica qualunque eventuale riduzione delle rese è più che compensata
dai miglioramenti ecologici e dagli aumenti di efficienza;
- le aziende biologiche, più piccole, producono molto di più per unità di superficie che non
i ben più grandi appezzamenti di terreno caratteristici dell’agricoltura convenzionale;
- nell’agricoltura biologica i costi di produzione sono spesso più bassi che nell’agricoltura
convenzionale, portando a ritorni netti equivalenti o più alti anche senza il premio sui
prezzi dei prodotti biologici; quando si tiene conto dei prezzi più alti per i prodotti biologici,
i profitti di questo sistema di agricoltura sono quasi sempre superiori.
8. Aumento della sicurezza alimentare e dei vantaggi alle comunità locali
- Un’indagine sui risultati dei progetti di agricoltura sostenibile ha dimostrato che la produzione
media alimentare per famiglia è aumentata di 1,71 tonnellate all’anno (fino al 73%)
per 4,42 milioni di coltivatori che lavorano 3,58 milioni di ettari, portando alle comunità
locali grandi benefici in termini di sicurezza alimentare e di salute;
- L’aumento della produttività fa aumentare la quantità di cibo disponibile e i redditi, quindi
riduce la povertà aumentando l’accesso al cibo, riducendo la malnutrizione e migliorando
le condizioni di salute e di vita;
- i metodi dell’agricoltura sostenibile attingono intensamente dalle conoscenze tradizionali
indigene e danno importanza all’esperienza dei coltivatori e alle loro innovazioni, quindi
ne migliorano la condizione sociale e l’autonomia, rafforzando le relazioni sociali e culturali
all’interno delle comunità locali;
- per ogni sterlina spesa per acquistare prodotti dell’agricoltura biologica (in uno studio
condotto nel Regno Unito), vengono generate 2.59 sterline per l’economia locale; per
ogni sterlina spesa in un supermercato, vengono generate soltanto 1,40 sterline per
l’economia locale.
9. Prodotti alimentari migliori per la salute
- Il cibo biologico è più sicuro, poiché nell’agricoltura biologica è vietato l’uso di antiparassitari;
è perciò raro trovare in questi alimenti residui chimici nocivi;
- nella produzione biologica è vietato l’uso di additivi artificiali, come i grassi idrogenati,
l’acido fosforico, l’aspartame e il glutammato monosodico, che sono stati messi in relazione
con patologie molto diverse quali le cardiopatie, l’osteoporosi, l’emicrania e l’iperattività;
- vari studi hanno dimostrato che, in media, i cibi biologici hanno un contenuto più alto di
vitamina C, di minerali e di fenoli – composti vegetali che possono combattere le cardiopatie
e il cancro e alleviano le disfunzioni neurologiche correlate con l’età - e un contenuto
significativamente più basso di nitrati, che sono sostanze tossiche.
Le pratiche dell’agricoltura biologica hanno dimostrato di avere effetti positivi su
tutti gli aspetti riguardanti la salute e l’ambiente. In più queste pratiche agricole
sono ovunque fonte di sicurezza alimentare, benessere sociale e culturale per tutte
le comunità locali. E’ necessario e urgente il completo passaggio, a livello mondiale,a tutte le forme di agricoltura sostenibile.
RUCOLA LEGGILO!!! questo è solo una piccolissima parte di quello che non sai.. perciò informati prima di sparare a zero.
FONTE WIKIPEDIA, DISINFORMAZIONE.IT
ola!!!
RispondiEliminabellissime le foto...
è da un po' che non ci si sente!!!
ciao ciao!
p&l
ciau!! grazie abbiamo scoperto di avere doti artistiche nascoste!! :)
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